Una donna sicura non cambierebbe niente di se stessa
- Ana Catarina
- 5 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min
La motivazione di qualsiasi cambiamento dovrebbe nascere dall’amor proprio.
Quando ero un adolescente volevo cambiare molte cose di me, ricordo la felicità nello scoprire che una volta raggiunti i 18 anni, pagando, si poteva cambiare il proprio nome. Si non mi piaceva, Ana Catarina, troppo lungo, troppo portoghese, troppo poco comune, troppo poco alla moda. Lo scrivevo all’inglese, Kathe, e lo utilizzavo come nome anche su Facebook, Ana non lo menzionavo nemmeno per evitare le solite allusioni sessuali.
Ricordo le battutine e le prese in giro, “che naso a punta che hai” “sembri Michael Jackson”, e cosi mi dicevo -odio il mio naso, voglio rifarmelo-
“hai due uova al posto delle tette” e così mi dicevo -odio il mio seno, voglio rifarmelo-
Cosi pian piano inizi a non sentirti degna, a volerti nascondere e ad odiare quel corpo in cui ti senti rinchiusa.
Siamo figli di una generazione massacrata dagli standard di bellezza, da Photoshop, dai filtri IG.
Ho cambiato valori, referenze, ho scoperto la spazzatura che si cela dietro i media e l’industria della bellezza, che guadagnano sulla nostra bassa autostima e insicurezze. Che siamo tutte diverse, tutte belle con le nostre particolarità, e che la perfezione non esiste.
Che era normale avere le smagliature. Che nessun aspetto fisico doveva essere motivo di tortura o sofferenza. Ho capito che ero degna di essere felice, che il mio corpo era mio e non potevo vivere in nessun altro. Ho iniziato a valorizzarmi e vedere oltre tutti quelli che ritenevo difetti. Che la vita ti passa davanti agli occhi, e non volevo perdermi la possibilità di viverla.
“Chi ha autostima e si ama non vuole cambiare niente di se”, “è troppo facile parlare di autostima dopo essere stata dal chirurgo, se ti ami non hai bisogno di andare dall’estetista”.
Lo ho fatto anche io, rifiutare tutto ciò che riguardava l’aspetto estetico, -perchè per una persona spirituale non sono cose importanti-
-Amarsi è dunque questa idea radicale che qualsiasi cambiamento in se stesse non è un esempio di autostima e amor proprio?- mi chiedevo.
Eppure poi ho capito che amare non significa che qualcosa debba essere immutabile, amo la mia famiglia eppure ci sono delle cose che cambierei di loro. È parte della natura umana, il desiderio di migliorare, quel senso di insoddisfazione che porta ai mutamenti alla base dell’evoluzione, dei progressi ad esempio in ambito tecnologico e scientifico.
Tutto dipende dall’origine del cambiamento:
Vai in palestra perchè fa bene al tuo corpo, o perchè lo odi?
Vai dal parrucchiere perchè vuoi tu, o perche lo dice la rivista?
Dieci anni fa volevo cambiare perchè mi odiavo, per sentirmi accettata, per essere degna.
Ora voglio cambiare perchè mi amo, perchè sono degna, perchè lo voglio io e non qualcun altro.

E ho capito che il corpo è il mio e le regole le decido io. Che sono libera di sperimentarmi e reinventarmi.
Che non è il fatto di fare o meno il trattamento anti cellulite, seguire o meno una dieta o una chirurgia a definire la sicurezza in noi stesse. Ma il fatto di sapere chi siamo, quello che vogliamo, continuando ad amarci prima durante e dopo ogni processo.
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